La biblioteca personale di Pier Vittorio Tondelli donata al Comune di Correggio.
Grazie alla famiglia e al curatore dell’opera, un ulteriore strumento di approfondimento e conoscenza per il Centro di Documentazione dedicato allo scrittore correggese.
Grazie alla donazione della famiglia Tondelli, in accordo con Fulvio Panzeri, curatore dell’opera tondelliana, la biblioteca privata di Pier Vittorio Tondelli è diventata patrimonio del Comune di Correggio.
Il Fondo – che ha una consistenza di 2.494 volumi e sarà presto collocato a Palazzo dei Principi presso il Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli – si proporrà come ulteriore strumento di conoscenza e approfondimento dell’opera dello scrittore correggese. L’intera collezione, comprese le annotature e le sottolineature autografe di Tondelli, verrà inventariata entro la primavera del prossimo anno e il relativo catalogo sarà pubblicato sul sito del Centro, mentre la documentazione sarà consultabile in sede.
Attraverso la composizione della sua biblioteca personale, sarà possibile ricostruire l’insieme dei riferimenti culturali che maggiormente hanno influenzato Tondelli e il contesto storico-culturale del periodo, arricchendo ulteriormente il profilo dello scrittore e la conoscenza della sua opera. Ricostruire l’insieme di letture di riferimento di un autore, infatti, è considerato uno strumento fondamentale per capire e interpretare i legami che lo collegano con l’opera di altri scrittori, nel riconoscimento di un insieme di risonanze di itinerari letterari. Attraverso i libri di Tondelli, dunque, sarà possibile tracciare percorsi in grado di esplorare le sue passioni letterarie, da quelle più note – per i riferimenti espliciti nelle sue opere o perché soggetti del suo laboratorio culturale negli scritti giornalistici apparsi su giornali e riviste – a quelle più inaspettate. Dalla eterogeneità dei libri presenti si potrà inoltre ottenere una fotografia dell’estrema varietà degli interessi artistici coltivati da Tondelli: dalla narrativa moderna e contemporanea italiana e straniera, ai testi religiosi, dai testi di filosofia, a quelli, numerosi, su cinematografia, fotografia e teatro, dalla poesia alla storia dell’arte, si ritrova così una collezione che riflette il carattere eclettico di Pier Vittorio, aperto e vitale a molteplici stimoli culturali e pronto a farli propri, coltivando quello stretto legame tra lettura e scrittura che non hai mancato di rimarcare nelle sue opere.
“Il primo e doveroso ringraziamento per questa importante donazione va alla famiglia di Pier Vittorio – il fratello Giulio e la cognata Giuliana – e al curatore testamentario della sua opera, Fulvio Panzeri, con il quale siamo da sempre in stretto contatto e collaborazione sia per l’organizzazione delle “Giornate Tondelli” che, più in generale, per quel che riguarda l’attività del Centro di Documentazione”, commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. “In questi anni, a partire dalla sua costituzione nel 1997, il Centro ha promosso la conoscenza di Tondelli e ha valorizzato studi e tesi laurea, proseguendo la ricerca critica su Pier Vittorio, che tanto ha dato alla letteratura contemporanea. L’acquisizione di questo fondo permetterà di offrire, a disposizione degli studiosi e degli appassionati, un formidabile strumento di approfondimento e conoscenza del legame molto forte che è sempre esistito tra le opere di Pier Vittorio e le sue letture, da cui una mente curiosa e aperta come la sua traeva continui spunti di lavoro e riflessione. Avere la possibilità di studiare uno spazio così personale, qual è appunto una collezione personale di libri, permette non solo di avere un quadro più preciso del Pier Vittorio scrittore, ma anche di inserire la sua opera all’interno di un preciso contesto sociale e culturale, che lui ha saputo così fortemente caratterizzare grazie al proprio lavoro, ma dal quale è stato a sua volta circondato e stimolato. Questa donazione ci onora e ci permette di arricchire il nostro Centro di Documentazione, che oggi acquisisce nuovi stimoli per continuare a lavorare con rigore per valorizzare sempre più la conoscenza dello scrittore e del contesto culturale e sociale di riferimento nel quale è cresciuto”.